Martedì in seconda serata

Mario Perrotta, autore, regista e interprete dello spettacolo Dei figli – premio Ubu 2022 come nuovo testo italiano di scrittura drammaturgica – è il protagonista della puntata di Retroscena dedicata alle relazioni familiari e al ruolo dei figli nella nostra società, attraverso le storie di personaggi dalla vita incompiuta, incapaci di affrancarsi dai genitori e destinati a non diventare mai adulti.
“Una delle grandi mutazioni antropologiche del nostro tempo riguarda la cronicizzazione dell’adolescenza”. A partire da questo assioma, fornito dallo psicanalista Massimo Recalcati, Mario Perrotta conclude il suo percorso di indagine dentro le relazioni familiari, una trilogia iniziata con gli spettacoli Nel nome del padre, Della madre e ora con la meta finale Dei figli, terzo atto di una sorta di preghiera laica sul desiderio di comprendere il ruolo delle dinamiche tra genitori e figli nel nostro periodo storico. Il nuovo spettacolo – che si avvale come gli altri capitoli della consulenza alla drammaturgia di Recalcati, che ai temi della famiglia ha dedicato studi e pubblicazioni – riflette su questa difficoltà di una generazione di “giovani” tra i 18 ai 40 anni, di riconoscersi e viversi come adulti, cullandosi bensì in una condizione di adolescenza perpetua, con proiezioni e sogni ben distanti dalla realtà. Perrotta, nel ruolo di un affittacamere di mezz’età che accoglie e custodisce i tre personaggi protagonisti, ambienta la vicenda in una casa che assomiglia a un limbo, vegliato da tre monitor come enormi smartphone su ognuno dei quali incombono le famiglie dei protagonisti: genitori e sorelle. Nove personaggi – quattro attori in scena e cinque da remoto, tra cui spicca il regista e attore Arturo Cirillo – per un intreccio tristemente comico, un avvitamento di esistenze a rischio, imbrigliate nel riflettere su se stesse ma senza apparente via d’uscita. A chi va additata la colpa di aver generato la figura del “figlio eterno”? “Sociologi e psicologi hanno definito questo rapporto genitori-figli il ‘patto scellerato’, riferendosi all’Italia – risponde Perrotta. I genitori non sono in grado di considerare i figli delle entità autonome in grado di autodeterminarsi ma li considerano un possesso. Questo atteggiamento innesca un meccanismo perverso di vittima-carnefice: i figli rimangono tali, fuori o dentro casa, ma pretendono di essere mantenuti per rispettare questa condizione”.
Al termine della puntata non mancheranno due appuntamenti consolidati, quello con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizza in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia e, infine, l’altrettanto ormai storica rubrica CheTeatroFa, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile Meteo.

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8 Febbraio 2023

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  • Il libro di Retroscena