Martedì in seconda serata

Retroscena, il programma di Michele Sciancalepore, affronta il tema della “Passione” di Cristo e dell’uomo recandosi a Pescina dei Marsi, quel paese che diede i natali a Ignazio Silone e che gli ispirò il famoso romanzo “Fontamara” in questa occasione adattato per la scena da una compagnia abruzzese con la partecipazione dell’intera comunità.

Quale “Passione” può raccontare ancora oggi “Fontamara”, il poema epico popolare dello scrittore abruzzese? Quali riflessioni può evocare o provocare ai nativi digitali a distanza di più di 80 anni dalla sua prima pubblicazione? Ambientato in un immaginario paesino della Valle del Fucino nell’estate del 1929, “Fontamara” racconta la storia di una plebe che per la prima volta diventa protagonista e non contorno di una vicenda di fango e sangue, di soprusi e ingiustizie. Cinque attori danno voce al mondo di Silone e dei suoi ‘cafoni”, così chiamava lo scrittore gli ultimi della terra quelli che nessuno voleva ascoltare e che oggi sembrano reincarnarsi nei “fantasmi” dei migranti che bussano alle porte dell’Europa. “Passano anni e secoli ma abusi e privilegi cambiano poco” racconta Francesco Niccolini, autore dell’adattamento. “I giovani devono capire – afferma il drammaturgo – che se non possiedi le parole, i potenti, i più furbi faranno sempre di te quello che vogliono. È questa la lezione più importante di questo grande romanzo che abbiamo voluto portare per la prima volta sulla scena”.

Nella seconda parte e con l’avvicinarsi della Pasqua, nella rubrica Retroscena Memory si rievoca la Passione di Cristo messa in scena nel 2015 a Sordevolo, un piccolo paese delle prealpi biellesi dove ogni cinque anni, da giugno a settembre l’intera comunità è coinvolta da ben 200 anni nella sacra rappresentazione.

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11 Aprile 2019

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  • Il libro di Retroscena