Martedì in seconda serata

In questo viaggio spettacolare le telecamere di Retroscena hanno catturato immagini mozzafiato attraversando i luoghi più significativi del Paese della penisola arabica e giungendo infine a scoprire i segreti di una realtà inimmaginabile in una società islamica: il teatro, ideato e realizzato per creare un ponte fra cultura occidentale e orientale, tradizione islamica e cristiana. Un teatro che è «un prodigio tecnico e architettonico, il gioiello della corona», come tiene a sottolineare il principe Kamil Al Said; una perfetta sintesi di tradizione e innovazione, inaugurata il 12 ottobre del 2011, che non è un miraggio, né tanto meno una felice, accidentale casualità.

A testimoniarlo le parole del maestro Umberto Fanni, direttore artistico della Royal Opera House di Muscat, una di quelle personalità che fanno onore al nostro Paese perché da tre anni svolge un lavoro di vero educatore, in grado di estrarre il meglio dalle acerbe e naïve maestranze omanite frastornate e stupite di fronte alla fusione per loro ignota di canto, musica, testo e scena. «Il mio sogno? – confessa Fanni – è vedere qui operativo il 95% del personale omanita rispetto all’attuale 73%».

Retroscena ha seguito il debutto di due eventi distanti fra loro per natura, genere, tema, provenienza ma che sono testimonianza concreta della convivenza di cultura occidentale e locale nello spazio magnifico della Royal Opera House: la burletta rossiniana “L’Occasione fa il ladro” e la parata “Military Music”.

“L’Occasione fa il ladro”, portata in scena dal Rossini Opera Festival che ha riproposto lo storico allestimento firmato nel 1987 da Jean-Pierre Ponnelle, diretta da Christopher Franklin, ha per protagonista il soprano stella del firmamento lirico contemporaneo Olga Peretyatko. In un’esclusiva intervista il soprano Peretyatko e il direttore d’orchestra Franklin svelano i segreti di questo successo senza tempo.

Tante emozioni poi nella parata annuale, sempre attesa e amata dagli omaniti, della “Military Music”: una spettacolare esibizione di quasi 800 militari uomini e donne di diversi corpi in distinte e colorate uniformi, in un trionfo di marce, danze, ritmi, tamburi, trombe, cornamuse che hanno colmato di festosa allegria lo sconfinato piazzale luccicante antistante l’Opera House.

In conclusione, come sempre, la nostra “sand artist” Gabriella Compagnone con la sua appassionante creazione artistica sulla sabbia, e l’imperdibile appuntamento con la rubrica “CheTeatroFa”, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile meteo.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

8 Marzo 2018

  •  

  • Il libro di Retroscena