Martedì in seconda serata

Nella 19ma puntata di Retroscena in esclusiva protagonista Tony Servillo. Con l’aiuto del grande artista del teatro italiano andremo alla scoperta di territori dove è inevitabile incontrare solo le “parole necessarie”, quelle davvero indispensabili e inevitabili per aprire mondi.
E le abbiamo trovate nella musica e nella poesia: linguaggi che scavano nell’interiorità delle persone, perché capaci di parlare all’immaginazione, non solo alla ragione.
Linguaggi che riusciamo a capire e ad usare ma che non sempre siamo in grado di tradurre, avvertendone la bellezza prima ancora del significato.
Linguaggi al centro dell’ultimo spettacolo di Tony Servillo e del fratello Peppe Servillo: “La Parola Canta”.
Una puntata all’insegna dello stupore dunque, che si avventura ai confini del nostro mondo percepito lì dove i confini vengono ridisegnati, così come fece per tutta la sua vita un genio dell’arte e della scienza quale Leonardo Da Vinci.
E proprio a un inedito Leonardo fanciullo è dedicato lo spettacolo “Leo” per la regia di Francesco Frangipane, che si avvale delle scenografie di Lorenzo Terranera (già illustratore per la trasmissione televisiva Ballarò).
Del genio leonardesco sappiamo molto, quasi tutto: tutte le sue invenzioni, i suoi quadri, gli studi e la filosofia, ma forse sappiamo molto poco della sua infanzia,
Che bambino era? Come giocava? Cosa lo incuriosiva? Quali i suoi amici?
A queste e ad altre domande prova a rispondere lo spettacolo di Francesco Frangipane su uno dei personaggi che più hanno influito sulla storia e l’evoluzione dell’umanità a seguire.

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23 Febbraio 2016

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  • Il libro di Retroscena