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Le startup culturali, in Italia, già ci sono. In molte regioni sono sorte proprio con l’obiettivo di rilanciare l’arte e il turismo. È il caso di Tooteko, impresa innovativa che ha sviluppato un metodo d’apprendimento basato sul tatto e sull’udito. Un progetto “sensoriale” nato come supporto ai non udenti che, ora, fa un salto di qualità rivolgendosi a tutti. Tooteko è, infatti, un dispositivo che consente di conoscere la storia di un monumento semplicemente toccandolo: un anello hi-tech al cui interno è montato un sensore che legge i tag NFC (Near Field Communication, letteralmente “comunicazione di prossimità”, la stessa tecnologia usata per i pagamenti col cellulare); un sistema che permette all’anello 2.0 di dialogare con un App per smartphone e tablet. Toccando le schede tridimensionali o le riproduzioni dei monumenti – cablate per essere lette da Tooteko e posizionate dove si trova l’opera – ogni volta che si raggiunge un hotspot (riconoscibile grazie a un tasto con codifica braille, il sistema di lettura a rilievo usato dai non vedenti) si attiva una traccia audio, archiviata sull’App, con l’audio-descrizione della parte specifica dell’opera d’arte. In questo modo si potrà conoscere la storia di un monumento nel minimo dettaglio. Una tecnologia a basso costo che può essere applicata a statue, architetture, dipinti, opere di design. Per questo l’obiettivo dei tre giovani fondatori di Tooteko è creare una rete di musei che si aprano al racconto dell’arte che coinvolga quasi tutti i sensi.

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23 Maggio 2017