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Norimberga, 1945. Una città distrutta dalle bombe degli Alleati accoglie il processo ai gerarchi nazisti, responsabili dei campi di concentramento e dello sterminio degli ebrei. A Norimberga resta in piedi il Palazzo di giustizia e le carceri. Da qui la scelta di tenere il procedimento giudiziario nel centro tedesco, simbolo del regime creato da Adolf Hitler.  Il 1° ottobre 1946, il Tribunale Internazionale per i crimini di guerra di Norimberga emette la prima di decine sentenze. 24 alti gerarchi nazisti furono chiamati a rispondere delle atrocità commesse durante il secondo conflitto mondiale. Il processo attirò nella città tedesca centinaia di cronisti, intellettuali e scrittori che davanti alle deposizioni si chiesero con forza perché tutto questo male. I giudici condannarono a morte Hermann Goering, capo della Gestapo e della Luftwaffe, e Joachim von Ribbentrop, ministro nazista degli affari esteri, ma anche Wilhem Keitel, capo della Wermacht, l’ammiraglio Doenitz e il maggior gerarca delle SS sopravvissuto alla guerra Ernst Kaltenbrunner. Furono solo i primi condannati di un lungo processo che proseguì fino alla fine degli anni Quaranta e che ebbe come imputati anche nazisti considerati minori nella scala gerarchica del potere costruito dal Fuhrer. (vincenzo grienti)

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1 Ottobre 2017