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Era il 29 ottobre 1969 e c’era Arpa, l’Advanced Research Projects Agency NETwork. L’agenzia di ricerca Usa legata al mondo militare  attiva il primo «nodo» di una rete senza controllo centrale mettendo in collegamento i centri di ricerca Usa. Nasce così ArpaNet, progenitrice di Internet, che nei primi anni ‘70 mette in collegamento 37 Università statunitensi.

Un passo storico nella storia della Rete che verrà sviluppato negli anni seguenti. ArpaNet, legata a progetti e scopi militari statunitensi durante la “guerra fredda” diventa uno dei più grandi progetti di tipo civile a livello globale.

Per tutti gli anni Settanta ArpaNet registra uno sviluppo costante sul fronte universitario e governativo.  La svolta la fa il TCP/IP, ossia il Transmission Control Protocol/Internet Protocol. La svolta si ha nel 1971 con Ray Tomlinson e la nascita dell’e-mail. Ted Nelson intanto nel 1981 amplia il MEMEX introducendo il concetto di media multipli, ma soprattutto di «link». Nel 1989 Tim Berners-Lee al Cern di Ginevra realizza il www (World Wide Web) mentre Marc Andersen nel 1993 sviluppa Mosaic, il primo browser. Nel 1989 Tim Berners-Lee al Cern di Ginevra realizza il www (World Wide Web). Marc Andersen nel 1993 sviluppa Mosaic, il primo browser che consente di «vedere» e di «trasmettere» testi e immagini. Sarà la potenza delle immagini ad avvicinare il grande pubblico dei consumatori a Internet. Ad intuire queste grandi potenzialità due «hacker» Steve Jobs e Steve Wosniak, i fondatori della Apple

La Rete, composta da milioni di «nodi» senza autorità centrale, permette di far viaggiare milioni di informazioni. Internet si diffonde al livello commerciale con la possibilità di scambiare file (grazie all’FTP, File Transfer Protocol) e alla e-mail.

Vincenzo Grienti

 

29 Ottobre 2017