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All’indomani delle due giornate di viaggio apostolico del Papa in Irlanda, Gennaro Ferrara incontra Don Aldo Buonaiuto, animatore spirituale Comunità Giovanni XXIII, di cui il Papa ha parlato nella conferenza stampa di ieri sul volo di ritorno dall’Irlanda, in merito allo sbarco della nave Diciotti; e Cristiana Caricato, inviata di Tv2000 in Irlanda. Con loro riflette sulle parole del Papa alle domande dei giornalisti riguardo migranti e l’incontro con le vittime degli abusi.

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IN EVIDENZA

 

Cristiana Caricato: Il documento di Viganò

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Don Aldo Buonaiuto: “La Chiesa accoglie 100 migranti”

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CONFERENZA STAMPA

 

I retroscena dello sbarco della Diciotti

Papa: Cosa è successo con la “Diciotti”? Io non ho messo lo zampino. Quello che ha fatto il lavoro con il Ministro dell’Interno è stato padre Aldo, il bravo padre Aldo, che è quello che segue l’Opera di Don Benzi, che gli italiani conoscono bene, che lavorano per la liberazione delle prostitute, quelle che sono sfruttate e tante cose… Ed è entrata anche la Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Bassetti, che era qui, ma al telefono seguiva tutta la mediazione, e uno dei due sottosegretari, Mons. Maffeis, negoziava con il Ministro. E credo che sia entrata l’Albania… Hanno preso un certo numero di migranti l’Albania, l’Irlanda e il Montenegro, credo, non sono sicuro. Gli altri li ha presi in carico la Conferenza Episcopale, non so se sotto “l’ombrello” del Vaticano o no… non so come sia stata negoziata la cosa; ma vanno al Centro “Mondo migliore”, a Rocca di Papa, saranno accolti lì. Il numero credo che sia più di cento. E lì incominceranno a imparare la lingua e a fare quel lavoro che si è fatto con i migranti integrati.

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L’incontro con le vittime degli abusi

Papa: Ma credo che fosse necessario fare questo ascolto di quelle otto persone; e da questa riunione è uscita la proposta – che ho fatte io, e loro l’hanno accettata e mi hanno aiutato a realizzarla – di chiedere perdono oggi nella Messa, ma su cose concrete. Per esempio, l’ultima, che io mai avevo sentito: quelle mamme… – si chiamava il “lavaggio delle donne” – quando una donna rimaneva incinta senza matrimonio, andava in un ospedale o non so come si chiamava, istituto…, ma erano le suore che lo reggevano, e poi davano il bambino in adozione alla gente. E c’erano figli, a quel tempo, che cercavano di trovare le mamme, se erano vive, non sapevano…, e dicevano loro che era peccato mortale fare questo; e anche alle mamme che cercavano i figli, dicevano che era peccato mortale. Per questo ho finito oggi dicendo che questo non è peccato mortale, ma è il quarto comandamento.

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27 Agosto 2018