Teatro Greco di Siracusa: Prometeo incatenato e Medea
Per la sua ultima puntata, Retroscena si trasferisce nella magnifica Siracusa dove la Fondazione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico – ha aperto il 58° ciclo di rappresentazioni nell’incomparabile cornice del Teatro Greco, un teatro unico al mondo, fucina di verità e bellezza, nel quale lo spettacolo continua da oltre 100 anni e che, in questo 2023, prevede 4 produzioni, 200 artisti in scena e una tournée a più tappe nei teatri italiani. Una festa senza tempo capace di ridare vita all’arte del teatro antico attraverso lo sguardo di artisti contemporanei come Leo Muscato e Federico Tiezzi. A inaugurare la stagione sono le emozioni offerte da Prometeo incatenato di Eschilo, tradotto dal cantautore e grecista Roberto Vecchioni e riletta da Leo Muscato, esordiente nell’immenso palcoscenico dell’antico teatro come il suo protagonista Alessandro Albertin. È lui Prometeo, il dio padre premuroso e generoso che dona il fuoco e la sapienza all’umanità contro il volere di Zeus e per questo punito e incatenato a una rupe che il regista ha voluto qui rappresentata da una ciminiera in un’area industriale dismessa, simbolo della deriva della tecnica. Una tragedia che ha 2500 anni e continuare a parlare al mondo di oggi, costringendoci a riflettere sull’uso e l’abuso dei doni che abbiamo ricevuto.
Tutto esaurito e ovazioni anche per la messinscena di Medea di Euripide, la più atroce delle tragedie greche firmata con personali intuizioni e scelte cinematografiche da Federico Tiezzi e interpretata da Laura Marinoni. Medea, la barbara, maga e assassina che per amore e vendetta decide di sacrificare i propri figli, sceglie di andare incontro al proprio destino travolta dall’oscura passione per Giasone, compiendo un crimine perturbante e insopportabile. “L’idea portante è stata quella di togliere la condanna morale che viene data a Medea, senza giustificarne il suo gesto, e di partire dalla violenza che esiste sotto questa forma feroce che nega la discendenza a Giasone; una violenza arcaica che si contrappone a una violenza più sociale e contemporanea che ho definito neo-capitalista”, dice Federico Tiezzi a Retroscena,
A seguire, come ormai di consueto al termine della stagione, le nostre Gocce di Memoria, una selezione dei momenti più emozionanti, dei viaggi e degli incontri che abbiamo vissuto in questo anno di lavoro. E per finire la rubrica CheTeatroFa che, in quest’ultimo appuntamento stagionale, segnalerà gli eventi da non perdere nei principali festival estivi sparsi nella Penisola.
31 Maggio 2023