Omicidio Verzeni, Sangare ritratta nuovamente in aula: “Non l’ho uccisa io”
Moussa Sangare ritratta nuovamente in aula: “Non l’ho uccisa io”. Aggiunge di averla vista litigare con un uomo. Servizio di Cesare Cavoni.
Moussa Sangare ritratta nuovamente in aula: “Non l’ho uccisa io”. Aggiunge di averla vista litigare con un uomo. Servizio di Cesare Cavoni.
Il Papa mette in guardia dai rischi dell’intelligenza artificiale in un messaggio ai partecipanti al congresso internazionale della Pontificia Accademia per la Vita. Sottolineata l’insostituibilità delle relazioni umane. Servizio di Cristiana Caricato.
I NAS hanno chiuso un ambulatorio abusivo di medicina estetica. Denunciato uno studente di medicina fuori corso. Servizio di Alessio Orlandi.
Fine settimana segnato da tre vittime solo in Lombardia. Tra le principali cause l’eccesso di velocità, comportamenti scorretti alla guida e mancato rispetto delle regole. Servizio di Lucia Ascione.
Il 12 dicembre divide i sindacati. La UIL deciderà nei prossimi giorni se e come mobilitarsi, mentre la CISL non aderirà. Servizio di Federico Plotti.
Proseguono gli accertamenti sull’elicottero precipitato ieri tra Marche e Toscana. Nel pomeriggio i soccorritori hanno raggiunto la zona dell’impatto. A bordo c’erano due imprenditori. Servizio di Beatrice Bossi.
Dopo i raid sulla rete elettrica Kiev chiede la convocazione del Consiglio dell’Agenzia atomica e apre una maxi inchiesta anticorruzione sul settore energetico. Sul campo prosegue a Pokrovsk l’offensiva di Mosca. Servizio di Vito D’Ettorre.
Concessa la libertà vigilata per Nicolas Sarkozy. La Corte d’Appello di Parigi ha accolto la sua domanda di essere rimesso in libertà dopo la detenzione scattata il 21 ottobre. “Il carcere è un incubo”, ha dichiarato. Servizio di Antonella Mazza Teruel.
A un mese dall’inizio della tregua restano numerosi nodi da sciogliere, dalla restituzione delle salme degli ostaggi al disarmo di Hamas. Oggi Netanyahu ha incontrato i consiglieri della Casa Bianca. La fase due resta in salita. Servizio di Massimiliano Cochi.
Negli anni dell’assedio negli anni ’90, gruppi di italiani partivano come “turisti della guerra”, pagando per sparare contro i civili. Aperta un’inchiesta. Servizio di Giorgia Bresciani.