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Il 6 ottobre 1981 muore assassinato durante una parata militare a Il Cairo il Premio Nobel per la pace Muhammad Anwar al-Sādāt, presidente dell’Egitto. L’attentato, di matrice fondamentalista islamica, pose fine alla vita di uno dei protagonisti del processo di pace in Medio Oriente.  Infatti, Anwar al-Sādāt (nella foto l’ultimo da sinistra a destra) insieme al Primo ministro di Israele Menachem Begin e grazie all’impegno del presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter firmò quelli che resteranno nella storia come gli accordi di Camp David del 1978 e nel conseguente Trattato di pace israelo-egiziano del 1979. In tal modo si pose fine a decenni di ostilità e Israele si ritirò dalla penisola del Sinai, restituendo all’Egitto l’area nel 1983. Gli accordi di Camp David risultarono impopolari tra milioni di musulmani in tutto il mondo, in particolar modo tra i fondamentalisti islamici, che li consideravano una dimostrazione di debolezza da parte egiziana. Ad Anwar al-Sādāt succedette il suo vice presidente, Hosnī Mubārak.

6 Ottobre 2017