LUNEDÌ MARTEDÌ GIOVEDÌ ORE 20.50

L’11 ottobre 1962 si apre a Roma il Concilio Ecumenico Vaticano II. Nel giorno di Natale del 1961 Papa Roncalli firma la costituzione apostolica Humanae salutis con il quale indice ufficialmente il concilio mentre l’annuncio viene dato da Giovanni XXIII il 2 febbraio 1962. Il giorno in cui viene promulgato il motu proprio Consilium. Un evento ecclesiale che ha dato ampio impulso al cammino della Chiesa universale nella storia.  Ai primi di luglio dello stesso anno viene pubblicata l’enciclica Paenitentiam Agere con cui il Papa  invita sacerdoti, vescovi, cardinali e laicato a prepararsi a questo grande evento di sinodalità. Nel 1962 arrivano a Roma circa 2500 fra cardinali, patriarchi e vescovi cattolici proventienti da tutto il mondo. Dopo quattro sessioni di lavoro il Concilio viene chiuso l’8 dicembre 1965 sotto il pontificato di Paolo VI. Infatti Giovanni XXIII morì il 3 giugno del 1963. I documenti del Concilio Vaticano II (costituzione, dichiarazioni, decreti) sono disponibili nel sito della Santa Sede. (leggi)

L’11 ottobre 1962 ormai è il giorno in cui viene ricordato San Giovanni XXIII. La Chiesa, per volontà di Papa Francesco, ricorda Papa Roncalli non nel giorno della sua scomparsa ma in quello d’inizio del Concilio Vaticano II, l’11 ottobre del 1962. Lo stesso giorno in cui Giovanni XXIII pronuncia il celebre “discorso della luna”.

“Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero; qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera, osservatela in alto, a guardare a questo spettacolo, che neppure la Basilica di San Pietro, che ha quattro secoli di storia, non ha mai potuto contemplare.

La mia persona conta niente, è un fratello che parla a voi, diventato Padre per la volontà di Nostro Signore, ma tutti insieme, paternità e fraternità e grazia di Dio, facciamo onore alle impressioni di questa sera, che siano sempre i nostri sentimenti come ora li esterniamo davanti al cielo e davanti alla terra: fede, speranza, carità, amore di Dio, amore di fratelli, e poi tutti insieme aiutati così, nella santa pace del Signore alle opere del bene.

Tornando a casa troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona, il Papa è con noi specialmente nelle ore della tristezza e dell’amarezza… E poi tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuare e riprendere il nostro cammino. Così dunque è la benedizione che vi do e anche la buona notte che mi permetto di augurarvi”.

 

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10 Ottobre 2018