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“Non gli uni contro gli altri, non più, non mai! A questo scopo principalmente è sorta l’Organizzazione delle Nazioni Unite; contro la guerra e per la pace!”. Così Paolo VI si rivolgeva ai rappresentanti degli Stati di tutto il mondo riuniti all’Onu il 4 ottobre 1965 durante la sua prima visita al Palazzo di Vetro. Papa Montini in un discorso di sette punti pubblicato integralmente dall’Osservatore Romano del 6 ottobre del 1965 si fece portavoce dei morti, dei poveri e dei sofferenti.  “Noi sentiamo di fare Nostra la voce dei morti e dei vivi; dei morti, caduti nelle tremende guerre passate sognando la concordia e la pace del mondo; dei vivi, che a quelle hanno sopravvissuto portando nei cuori la condanna per coloro che tentassero rinnovarle; e di altri vivi ancora, che avanzano nuovi e fidenti, i giovani delle presenti generazioni, che sognano a buon diritto una migliore umanità – disse il pontefice – . E facciamo Nostra la voce dei poveri, dei diseredati, dei sofferenti, degli anelanti alla giustizia, alla dignità della vita, alla libertà, al benessere e al progresso”.

Un discorso che resta storico e allo stesso tempo attuale anche per via della frase di John Fitzgerald Kennedy che Paolo VI ricordo a tutti i presenti al consesso mondiale: “Ascoltate le chiare parole d’un grande scomparso, di John Kennedy, che quattro anni or sono proclamava: L’umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all’umanità. 

Un estratto delle immagini dell’intervento di Papa Paolo VI alle Nazioni Unite sono state pubblicate nel sito del Ministero degli Affari Esteri in occasione del 60° Anniversario dell’adesione dell’Italia all’Onu.

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4 Ottobre 2017