Dichiarazione“L’opinione mondiale non può ignorare la colossale crisi umanitaria, che ha avuto origine a causa della diffusione della violenza e del conflitto armato, della persecuzione e del dislocamento di minoranze religiose ed etniche, e dallo sradicamento di famiglie dalle proprie case, in violazione della dignità umana, dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo”. E’ uno dei passaggi della dichiarazione congiunta firmata a Lesbo  da Papa Francesco, dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo e dall’Arcivescovo di Atene e di Tutta la Grecia Hieronymos. “Ci siamo incontrati sull’isola greca di Lesbo per manifestare la nostra profonda preoccupazione per la tragica situazione dei numerosi rifugiati, migranti e individui in cerca di asilo, che sono giunti in Europa fuggendo da situazioni di conflitto e, in molti casi, da minacce quotidiane alla loro sopravvivenza” aggiunge la dichiarazione.

“La tragedia della migrazione e del dislocamento forzati si ripercuote su milioni di persone ed è fondamentalmente una crisi di umanità, che richiede una risposta di solidarietà, compassione, generosità e un immediato ed effettivo impegno di risorse – aggiungono i tre leader religiosi -. Da Lesbo facciamo appello alla comunità internazionale perché risponda con coraggio, affrontando questa enorme crisi umanitaria e le cause ad essa soggiacenti, mediante iniziative diplomatiche, politiche e caritative e attraverso sforzi congiunti, sia in Medio Oriente sia in Europa”.

Prima della firma della dichiarazione congiunta Papa Francesco si è rivolto ai profughi e ai rifugiati che ha incontra a Lesbo e ha detto:”Non perdete la speranza, non siete soli”.

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16 Aprile 2016

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