LUNEDÌ MARTEDÌ GIOVEDÌ ORE 20.50

Era il 24 maggio del 1977 quando il Presidente della Repubblica Giovanni Leone tagliava il nastro all’ingresso della sede nell’Idroscalo di Vigna di Valle, il più antico in Italia, sulla sponda sud del lago di Bracciano. Qui nel 1904 per volontà del Maggiore del Genio Mario Maurizio Moris, padre riconosciuto dell’aviazione italiana, fu impiantato il primo Cantiere Sperimentale Aeronautico. Qui volò nel 1908 il primo dirigibile militare italiano, l’N.1, opera degli ingegneri Gaetano Arturo Crocco e Ottavio Ricaldoni.

Quarant’anni dopo quel taglio di nastro in occasione del 40° Anniversario della costituzione del Museo Storico dell’Aeronautica Militare, il più antico d’Italia, il Ministro della Difesa, Senatrice Roberta Pinotti  il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, hanno presenziato la cerimonia in cui è stata inaugurata una teca con cimeli, documenti e medaglie d’oro al valor militare dedicata al generale Roberto Lordi e al generale Sabato Martelli Castaldi, due eroi trucidati alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. La cerimonia “ci permette di onorare due aviatori valorosi che hanno permesso all’Italia di conservare la propria dignità” ha sottolineato Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano.

 

“Questo luogo racchiude la storia dell’Aeronautica Militare, la nostra Forza armata più recente, più moderna, che ha sempre avuto sguardo rivolto verso il futuro, verso l’oltre”. Così il Ministro Roberta Pinotti in occasione della cerimonia che si è svolta oggi all’Aeroporto Militare di Vigna di Valle per il 40° Anniversario della costituzione del Museo Storico dell’Aeronautica Militare

Cerimonia durante la quale sono stati donati al museo i cimeli delle M.O.V.M (Medaglie d’Oro al Valor Militare) Generale Roberto Lordi e Generale Sabato Martelli Castaldi, caduti alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. Al museo storico è stato consegnato inoltre un velivolo restaurato Reggiane RE.2002.

Ricordando la storia dei Generali Castaldi e Lordi, il Ministro Pinotti ha detto: “Due grandissimi militari, eroi, che scelsero di stare dalla parte giusta” ed ha aggiunto “sono felice che il Museo ne custodisca i cimeli. Sono figure che non possiamo dimenticare”.

Con i suoi 13.000 m2 di superficie espositiva coperta, è uno dei più grandi ed interessanti musei del volo esistenti al mondo. Disposto su quattro grandi padiglioni espositivi, il Museo accoglie al suo interno oltre 80 velivoli ed una cospicua collezione di motori e cimeli aeronautici di vario genere che raccontano, in sequenza cronologica, la storia del volo militare in Italia e quella degli uomini che ne furono protagonisti.

Un passato che può essere ripercorso visitando il Museo storico di Vigna di Valle, a nord di Roma, considerato tra i più belli del mondo, sia dal punto di vista infrastrutturale che per la completezza delle raccolte storiche custodite. Con i suoi 13mila metri quadrati di superficie espositiva coperta è uno dei più grandi ed interessanti musei del volo esistenti al mondo. “Disposto su quattro grandi padiglioni espositivi, il Museo accoglie al suo interno oltre 80 velivoli ed una cospicua collezione di motori e cimeli aeronautici di vario genere – spiega il Ten.Col. Adelio Roviti, direttore del Museo -. Il percorso si snoda attraverso i settori dedicati ai pionieri, ai dirigibili, alla grande guerra e all’epopea dei voli polari di Umberto Nobile, ma anche alle grandi trasvolate e alla Coppa Schneider”. All’esposizione degli aerei usati tra le due guerre mondiali si aggiungono poi quelli della rinascita post-bellica, che comprende i velivoli a getto fino ai moderni jet utilizzati dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale come i G91 Pan e gli Mb339.

Vincenzo Grienti

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

 

12 Ottobre 2017