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Il Presidente statunitense Richard Nixon rifiuta la richiesta della Corte d’Appello di consegnare i nastri del Watergate. Nixon si rifiutò di mostrare i nastri, usando il principio del privilegio dell’esecutivo e ordinò a Cox, attraverso il Procuratore generale Elliot Lee Richardson, di lasciar cadere la sua citazione in giudizio. Il rifiuto di Cox portò al cosiddetto “massacro del sabato sera” del 20 ottobre 1973: Nixon obbligò alle dimissioni il procuratore generale Richardson e il suo vice William Ruckelshaus, in cerca di qualcuno al Dipartimento di giustizia intenzionato a licenziare Cox.

Per gli Usa il biennio 1972-74 è quello che vede al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica uno degli scandali politici che sconvolge l’intero Paese. La classe dirigente repubblicana è sotto accusa e alla fine il Presidente Nixon, il 9 agosto 1974, si dimetterà. Lo scandalo prende il nome dal complesso immobiliare del Watergate  di Washington che ospita il Watergate Hotel, l’albergo in cui furono effettuate le intercettazioni che diedero il via allo scandalo.

Quasi due anni dopo il film “Tutti gli uomini del presidente” di Alan J. Pakula narra dei giornalisti del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, e della loro inchiesta per rendere pubblico il sistema di corruzione e di spionaggio dietro all’amministrazione Nixon. Bob Woodward è un giovane e oscuro cronista del “Washington Post”. Cinque uomini, il 17 giugno 1972, vengono arrestati mentre effettuano un furto con scasso al quartier generale della Convenzione democratica, situato nel palazzo del Watergate. Woodward intuisce che si tratta di qualcosa di ben più grosso che una semplice scaramuccia fra due partiti rivali. Insieme al più esperto collega Carl Bernstein, inizia delle indagini che suscitano perplessità in alcuni responsabili del giornale, tra cui Ben Bradlee che favorisce la continuazione dell’inchiesta ma costringe i due giovani alla garanzia della certezza. Lentamente vengono fatte sensazionali scoperte che coinvolgono alte sfere della politica, la CIA, l’FBI, la Casa Bianca, e che, rese di pubblico dominio dagli articoli del giornale, suscitano indifferenza, scetticismo, ostilità, minacce e agguati, sino a che non esplode in tutta la sua violenza il “caso Watergate” con le conseguenti inchieste, i processi, le condanne, le dimissioni di Nixon.

 

18 Ottobre 2018