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Una vita vissuta al limite, quella di uno dei più grandi piloti di ogni tempo: Tazio Giorgio Nuvolari. Nato a Castel d’Ario, in provincia di Mantova, nel 1892, Era il 1920 quando esordì nel mondo delle due ruote. Nel motociclismo può contare 69 vittorie, 1 titolo di Campione d’Europa (1924), 2 titoli di Campione d’Italia (1924 e 1926) e 3 primati internazionali di velocità. I suoi successi furono a bordo di una Bianchi 350.  Ma la consacrazione di quello che sarà per sempre conosciuto come “il mantovano volante” avviene in campo automobilistico. Dopo aver corso in proprio in alcune gare è alla guida di un’Alfa Romeo ufficiale che partecipa alla Mille Miglia del 1930. Un trionfo: sfreccia a più di 100 km di media oraria.

Per tutti gli anni ’30 il mondo dell’automobilismo lo vide come protagonista indiscusso su tutte le strade e i circuiti del Vecchio Continente, ma anche dell’Africa e dell’America. Non solo Alfa, ma anche Scuderia Ferrari, Maserati e naturalmente Auto Union. Poi la guerra e la morte per malattia dei due figli Giorgio e Alberto. Nel secondo dopoguerra vinse e dominò ancora. In particolare nelle due Mille Miglia del 1947 e del 1948.

Nel 1950 le ultime due gare, (anche se non annuncerà mai il ritiro), ossia il Giro di Sicilia/Targa Florio e la corsa in salita Palermo-Monte Pellegrino, che lo vede primo di classe e quinto assoluto al volante di una Cisitalia 204 Spyder Sport elaborata da Abarth. Tre anni dopo, l’11 agosto 1953, la scomparsa.

Vincenzo Grienti

16 Novembre 2018