Il Presidente Usa John Fitzgerald Kennedy annuncia che gli aerei spia americani hanno scoperto armi nucleari sovietiche nell’isola di Cuba. Jfk ordina un blocco navale sull’isola. Il mondo è a un passo dalla terza guerra mondiale. La marina statunitense controllerà tutte le navi in transito. A riprova dell’esistenza dei missili gli Usa mostrano le fotografie delle rampe di lancio scattate dagli aerei-spia U-2 della Cia. L’Unione Sovietica e Cuba chiedono l’immediata convocazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il sottosegretario alle Nazioni Unite U Thant, su proporsta di 45 stati non danneggiati dal blocco navale su Cuba dialoga con i tre capi di stato di Usa, Urss e Cuba. Il 25 ottobre anche Giovanni XXIII rivolge ai governanti di Washington, Mosca e L’Avana l’appello a fermarsi. Da Piazza San Pietro si rivolge al mondo esortando alla pace. La tensione si allenta quando il capo del Cremlino a Mosca Nikita Krusciov accoglie la proposta di U Thant di una mediazione. Le navi sovietiche, con a bordo i missili, intenzionate a forzare il blocco navale Usa, ritornano indietro. Si scongiura il blocco navale americano. Una volta scongiurato il rischio gli Usa chiedono lo smantellamento delle basi a Cuba che verrà accettato dall’Urss. Dal canto suo Kennedy garantisce che gli Usa non tenteranno di invadere l’isola.

Vincenzo Grienti

 

22 Ottobre 2017