YASMINA MAIGA

Yasmina Maiga, italo-maliana,  ha 17 anni e vive a Roma dove frequenta la scuola francese Lycée  Chateaubriand.

Si descrive così:

“ Di solito se devo scrivere articoli li scrivo in inglese. L’ultima volta che ho scritto un articolo in italiano ero su un areo diretto in Olanda, dovevo rappresentare l’Uruguay al Security Council del Model United Nation di Harleem. Scrissi un articolo su “Vinyl”, la serie tv HBO di Martin Scorsese e Mick Jagger andata in onda su Sky.

Sono al penultimo anno di liceo e studio prevalentemente letteratura. La mia più grande passione è la musica e all’ultima “gig” alla quale sono stata vi erano tra le 20 e le 30 persone. Suono la chitarra e scrivo canzoni da quattro anni. I miei generi musicali preferiti sono l’indie-rock, il folk, il lo-fi e l’indietronica.

I miei amici mi definiscono una “hipster” ma non mi piacciono molto i “label”. Sono un’attivista per la promozione dei diritti umani, mi piace partecipare ai dibattiti su tematiche sociali ed ho avuto la fortuna di frequentare  un corso di filosofia e global thinking  l’anno scorso ad Oxford. Ho seguito un corso di formazione per diventare “peer educator” sulla prevenzione delle dipendenze.

All’interno dei progetti promossi dalla mia scuola svolgo attività di volontariato alla mensa dei poveri della Parrocchia S. Eustachio e questa estate durante le vacanze vado due settimane in Costa Rica per partecipare ad un progetto di volontariato sulla protezione ambientale.

All’università mi piacerebbe molto studiare sociologia. Le mie riviste preferite sono Vice, I-D e NME.

Da grande mi piacerebbe fare la giornalista, più precisamente la reporter. Ho avuto la fortuna di vivere in altri continenti  e di viaggiare molto tra Africa, Europa e America del Nord. Sono cresciuta in ambienti multiculturali e questo ha allargato la mia visione del mondo.
Avendo una madre cattolica ed un padre musulmano , hanno scelto di non battezzarmi e di non influenzare le mie scelte religiose, mi hanno educato al rispetto degli altri e ai principi della dichiarazione universale dei diritti umani. A livello spirituale credo che questa esperienza a Cracovia mi sarà utile per capire meglio ciò che significa essere cattolici oggi”.

Il programma


Sette ragazzi, dai 16 ai 18 anni, inseriti in un gruppo diocesano italiano, partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge dal 25 luglio a Cracovia.

I sette, muniti di smartphone attrezzati per le riprese, hanno il compito di raccontare la loro esperienza come “infiltrati” nel gruppo.

Sono impiegati come “narratori” della GMG e partecipano a tutti gli appuntamenti previsti dal grande evento ecclesiale, tra Cracovia, Czestochowa e Auschwitz.

Video

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

#OhMyGod – Riflessione su Auschwitz

gli autori

Cristiana Caricato

Francesco Esposito